Nell Evangelo di Domenica scorsa, la prima di quaresima, abbiamo assistito alle tentazioni del Signore nel Deserto.
Soffermiamoci ora brevemente su questa pagina del Vangelo di Luca: Il Signore è stato appena Battezzato da S. Giovanni e la predicazione messianica è giunta al suo inizio.
Il Signore vuole però ritirarsi dal Mondo per ritrovare nella solitudine con il Padre le forze necessarie alla sua missione tra gli uomini.
Il Deserto è il luogo in cui il cuore di Cristo ritrova se stesso nell'incontro col Dio di Abramo che proprio nel deserto aveva manifestato la sua potenza.
Ma nel deserto c'è lo scorpione e il serpente, nel deserto c'è Satana, l'accusatore.
E' questa una pagina tanto cara a chi si occupa di esorcismi e demonologia, ci troviamo innanzi a un corpo a corpo tra Dio e il Male.
La vittoria è fin dal principio in mano a Dio ma non è questo che conta, siamo anche noi nel deserto e la vittoria non è così scontata.
Satana dispone di tre armi: La fame, l'impotenza, l'umiliazione.
Con questi mezzi ci spinge a scegliere il male per avere un contraccambio immediato e materiale. Pane, Potere e ammirazione.
Sono queste le tre tentazioni: dell'Apparire, dell'Avere, del Dominare.
Non si esauriscono nel deserto ma accompagnano il Signore fin sulla croce, ricordate? "Se sei il figlio di Dio, scendi dalla Croce e noi ti crederemo"
No, non gli avremmo creduto, sarebbe stato uno dei tanti santoni, uno di quei dervisci capaci di azioni mirabolanti ma veramente distanti dall'Eternità.
La Beata Eustochio è immago Christi, immagine del Cristo nel senso che ha fatto sua la Parola e custodendola l'ha fatta fruttificare rendendola vera Via verso la salvezza.
Se cerchiamo un uomo, non un dio, capace di soffrire; rivolgiamo il nostro sguardo a Cristo e ai suoi Santi che con eroica virtù hanno contrastato con tutte le loro forze l'istinto carnale che li trascinava verso il basso.
Beata Eustochio, concedi a tutti noi di vivere una quaresima di penitenza attraverso sacrifici quotidiani e preghiere sincere per giungere a una maggior comprensione del mistero Pasquale che è la nostra Salvezza.
Amen.